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venerdì 9 dicembre 2016

Il segreto per il Successo

Le persone di successo fanno una cosa per volta!

Essere a stretto contatto con persone di grande successo può dare informazioni incredibili su chi essi siano veramente, cosa li motiva, e soprattutto cosa li rende così produttivi e di successo.
Kevin Kruse recentemente ha intervistato più di 200 persone di grande successo, tra cui 7 miliardari, 13 atleti olimpionici, e una miriade di imprenditori affermati. La fonte delle sue informazioni proviene da una semplice domanda aperta:
“Qual è il tuo più grande segreto per essere produttivo?”
Nell’analizzare le loro risposte, Kruse ha estrapolato alcuni suggerimenti interessanti. Quelli che seguono sono alcune delle scoperte di Kevin – le mie preferite.

1. Si concentrano sui minuti, non sulle ore
La maggior parte delle persone organizza il proprio calendario a “blocchi” di mezz’ora o un’ora. Le persone di successo sanno che ci sono 1.440 minuti in un giorno e che non c’è niente di più prezioso del tempo. Il denaro può essere perso e guadagnato di nuovo, ma il tempo trascorso non può essere recuperato in alcun modo. La leggendaria ginnasta olimpica Shannon Miller ha detto a Kevin: “Ad oggi, ho un programma che è organizzato quasi minuto per minuto”. È necessario padroneggiare i minuti per padroneggiare la vostra vita.

2. Si concentrano su una sola cosa per volta
Persone ultra-produttive sanno qual è il loro compito più importante e ci lavorano per una o due ore ogni mattina, senza interruzioni. Quale compito avrà il più grande impatto sul raggiungimento dei tuoi obiettivi? Quali traguardi ti condurranno ad una promozione? Questa è la cosa a cui dovresti dedicare tutte le tue mattine.

3. Non usano i promemoria
Butta via la tua lista di cose da fare; programma tutto sul tuo calendario. Scoprirai che solo il 41% delle cose presenti nella tua lista di promemoria viene realmente completata. Questi compiti non svolti inducono stress ed insonnia a causa dell’effetto Zeigarnik, in sostanza significa che i compiti non completati rimarranno nella vostra mente fino a che non verranno portati a termine. Le persone altamente produttive mettono tutto sul loro calendario e lavorano sui loro compiti giornalieri.

4. Vincono l’indugio con il “viaggio nel tempo”
Non fidatevi di voi stessi nel futuro. Ecco perché siamo incoerenti nel tempo. Acquistiamo verdure oggi perché pensiamo di mangiare insalate per tutta la settimana; a fine settimana buttiamo via tutta la verdura marcia. Le persone di successo sanno cosa possono fare ora per assicurare a loro stessi di fare la cosa giusta nel futuro. Capisci come puoi “auto-sabotare” il tuo futuro, e trova una soluzione oggi per evitare gli errori di domani.

5. Tornano a casa per cena
Kevin ha imparato questo concetto da Andy Grove: “Ci sono sempre più cose da fare, sempre più cose che andrebbero fatte, sempre più cose che possono essere fatte”. Le persone di grande successo sanno quali sono le cose di reale valore nella loro vita. Sì, il lavoro, ma cos’altro c’è di valore? Non c’è una risposta corretta a questa domanda, ma per molti sono il tempo dedicato alla famiglia e l’allenamento. Distribuiscono i loro 1.440 minuti al giorno per le cose di reale valore (cioè le mettono sul loro calendario) e rispettano con diligenza il loro programma.

6. Utilizzano un blocco per le note
Richard Branson ha detto in più di un’occasione che non sarebbe stato in grado di costruire Virgin senza un semplice quaderno, che porta con se ovunque vada. In un’intervista, l’armatore magnate greco Aristotele Onassis ha detto: “porta sempre con te un blocco per gli appunti, scrivi tutto… Questa è una lezione da un milione di dollari che non ti insegnano nelle scuole di business!”. Le persone ultra-produttive liberano le loro menti, scrivendo su un blocco tutto quello che gli passa per la testa.

7. Inviano email sono un paio di volte al giorno
Le persone ultra-produttive non controllano le loro email in ogni momento del giorno. Non rispondono ad ogni vibrazione o “ding” per capire chi ha scritto alla loro casella di posta. Invece, come tutto il resto, programmano il loro tempo in modo da rispondere alle email in modo rapido ed efficiente. Per alcuni basta una volta al giorno, Per altri tre, non c’è una regola fissa.

8. Evitano i meeting
Quando Kevin ha chiesto a Mark Cuban di dare un consiglio sulla produttività, lui ha risposto in modo deciso: “Mai fissare incontri almeno che qualcuno non ti stia firmando un assegno”. Le riunioni sono assassine del tempo. Iniziano sempre in ritardo, coloro che vi partecipano sono le persone sbagliate, creano confusione tra gli argomenti, hanno tempi troppo lunghi. Dovresti uscire da un incontro ogni volta che ne hai l’occasione. Per fare funzionare un incontro, mantenetelo breve e andate dritti al punto.

9. Dicono “no” a quasi tutti
Il miliardario Warren Buffet afferma: “La differenza tra le persone di successo e le persone di grande successo è che queste ultime dicono “no” a quasi tutto”. James Altucher ha dato invece a Kevin questo colorito suggerimento: “Se qualcosa non è un “Diavolo, Sì!” allora è un no. “Ricorda, hai solo 1440 minuti in un giorno. Non “darti via” facilmente”.

10. Seguono la regola 80/20
Noto come principio di Pareto, nella maggior parte dei casi l’80% dei risultati ottenuti proviene dal 20% delle attività svolte. Le persone ultra-produttive sanno quali sono le attività che li portano ad ottenere grandi risultati. Focalizzati su quel 20% ed ignora il resto.

11. Delegano quasi tutto
Le persone ultra-produttive non chiedono “Come posso fare questo compito?” Si chiedono invece: “Come può essere portato a termine questo compito?” Delegano spesso i compiti da svolgere. Le persone ultra-produttive non devono avere il controllo di tutte le cose, non sono micro-manager. In molti casi “abbastanza buono” è… “abbastanza buono”.

12. Prendono in mano le cose una sola volta
Quante volte hai aperto una lettera – forse una bolletta – per poi lasciarla li e riprenderla in un secondo momento? Quante volte hai letto una email per poi’ chiuderla e riprenderla in un momento successivo? Le persone estremamente di successo provano a prendere in mano le cose una sola volta. Se questa richiede meno di 5 o 10 minuti – qualsiasi cosa sia – la fanno subito. Questo riduce lo stress, fino a che non dovranno eventualmente rileggere o rivalutare la cosa in futuro.

13. Hanno una coerente routine mattutina
La più grande sorpresa riscontrata da Kevin nelle oltre 200 interviste effettuate è che le persone di grande successo volevano condividere i loro rituali mattutini con lui. Ha ascoltato una grande varietà di abitudini personali, molti alla mattina nutrono il loro corpo con acqua, una colazione salutare ed esercizio fisico leggero; nutrono invece la loro mente attraverso la meditazione o la preghiera, letture ispiranti o giornali.

14. L’energia è tutto
Non puoi avere più minuti di quelli esistenti in una giornata, ma puoi far crescere la tua energia per aumentare la concentrazione e la produttività. Le persone di grande successo non saltano i pasti, non rinunciano alle ore di sonno, non smettono mai di produrre. Vedono i pasti come un carburante, il sonno come recupero, le pause come un’opportunità di ricaricarsi al fine di essere ancora più produttivi.


In conclusione:
Potresti non essere un imprenditore, un atleta olimpico o un miliardario, ma questi segreti potrebbero aiutarti a produrre di più in meno tempo ed assisterti nel farti sentire meno oberato di lavoro e meno sopraffatto.

venerdì 20 giugno 2014

La settimana di quattro ore di Timothy Ferriss

La filosofia di Timothy Ferriss, manager californiano: «Così ho riorganizzato la mia vita»



Tra i tanti «guru» di ogni tipo - geni del management, filosofi del tempo libero, rivoluzionari dell'alimentazione - sfornati a getto continuo dall'America, Timothy Ferriss è, di certo, uno dei più improbabili. Trent'anni, manager un tempo indaffaratissimo, Ferriss dice di aver imparato a organizzare il suo lavoro in modo tale da ricavarsi un bel po' di tempo libero da dedicare alle sue molte (e a volte stravaganti) passioni: dalle arti marziali — tornei di kickboxing vinti in Cina, corsi di kendo in Giappone - alle immersioni nei mari caraibici, fino ai campionati di tango. Questo ragazzo di Long Island trapianto in California ha trasferito la sua ricetta in un libro dal titolo esagerato almeno quanto il suo stile di vita: «The 4 hour work week», la settimana lavorativa di quattro ore. Ed ha raccolto, subito, un successo travolgente.
Non solo il manuale va a ruba ovunque negli Usa, ma la sbrigativa ricetta di Ferriss - eliminate la maggioranza delle e-mail senza leggerle, abolite Blackberry e cellulari «intelligenti» come i Treo, accettate il rischio di vivere in una condizione di «ignoranza selettiva» - spopola soprattutto nella Silicon Valley, cioè nella culla di quell'information technology alla quale oggi Ferriss si ribella. Molti manager di società tecnologiche californiane che apprezzano l'analisi del «guru» con la faccia da bambino non la interpretano come un invito a tornare al passato, ma come uno stimolo ad usare la tecnologia per ridurre gli impegni e non solo per moltiplicarli, come è avvenuto fin qui.
Migliaia di impiegati e dirigenti che non riescono a rompere l'assedio dei messaggi di posta elettronica e che non leggono più un giornale o un libro, divorano, invece, con avidità la prosa ossuta di questo «pifferaio magico». Ferriss li invita, ad esempio, a usare la tecnologia per selezionare le e-mail, rispondendo alle più importanti, eliminando quelle inutili o poco significative e affidando le altre alle cure di un consulente esterno: un personal assistant indiano o filippino che può essere reclutato a un costo variabile tra i 4 e i 10 dollari l'ora. La low information diet (dieta dell'informazione limitata) proposta dal manager spazia dal banale al grottesco. Passando da una provocazione all'altra, Ferriss propone ai suoi seguaci di concentrarsi su una sola cosa alla volta, li invita a partecipare a una riunione solo se è garantito che produca una decisione entro mezz'ora, a delegare ai livelli più bassi tutte le decisioni meno rilevanti e a creare barriere per tenere lontani i perditempo, amici e colleghi compresi. Anche giornali e tg vanno consumati con parsimonia perché il tempo è una risorsa sempre più scarsa: per le notizie del giorno possono anche bastare i camerieri del ristorante.
La cosa che stupisce non è tanto il successo del libro: «In fondo - nota Fabio Rosati, l'amministratore delegato di Elance, una società di consulenza professionale basata a Mountain View, non lontano dal quartier generale di Google - Silicon Valley brulica di professionisti ambiziosi, con un grande istinto professionale, ma che sono sempre alla ricerca di un'ora libera da dedicare al fitness o a una corsa in bici». Ferriss promette l'impossibile, ma col suo titolo attira molta più attenzione che se avesse parlato di una settimana di 20 o 30 ore lavorative: un obiettivo che per qualcuno è già a portata di mano. A colpire è, invece, soprattutto l'intensità del dibattito che si è aperto sulle tesi di Ferriss, che ormai viene invitato a tenere seminari e conferenze nelle grandi università americane, da Princeton al Mit di Boston, ad Harvard.
Molti sostengono che, al di là delle sue discutibili proposte, l'abilità dell'eccentrico manager sia stata quella di intercettare e dare evidenza ad un malessere diffuso e crescente per il modo in cui le tecnologie elettroniche hanno invaso le nostre vite, offrendo sì nuove opportunità, ma anche assorbendo molto tempo libero e obbligando molte aziende a modificare l'organizzazione del lavoro. Secondo Radicati Group, un istituto di Palo Alto specializzato in ricerche di mercato, in media i funzionari di una corporation oggi ricevono 126 messaggi di posta elettronica al giorno: il 55% in più rispetto a tre anni fa. E da qui al 2009 è prevedibile un ulteriore incremento del 40 per cento. Un trend insostenibile che non ci si può più illudere di tenere sotto controllo con i filtri «anti-spam»: la «spazzatura informatica» è infatti ormai solo una parte di un flusso di messaggi che cresce in continuazione grazie alla facilità con la quale chiunque può inviare a cento amici o colleghi un video tratto da YouTube o anche solo l'invito a fermarsi un'ora di più in ufficio per mangiare una fetta di torta e bere un bicchiere di vino. E le reti sociali, da Facebook a MySpace, funzionano inesorabilmente da moltiplicatori di questo fenomeno.
È per questo che in California spuntano una dopo l'altra società come ClearContext e Seriosity che offrono software sempre più sofisticati per cercare di selezionare la posta elettronica, evidenziando i messaggi più importanti. Ma sono tecnologie che lasciano ancora molto a desiderare. Così finisce per fare proseliti un apostata che, nel mezzo della valle delle tecnologie, invita i suoi seguaci a «staccare la spina». Ovviamente Ferriss ha anche molti detrattori. Alcuni si soffermano ad analizzare l'incongruenza della sua ricetta, ma i più lo accusano di essere uno che predica bene e razzola male, visto che la frenetica campagna di marketing che sta conducendo a sostegno del suo libro lo impegna ben più di quattro ore per settimana. Lui replica che i dibattiti sul suo scritto non sono un lavoro ma un'attività di arricchimento interiore. Impegni che, comunque, che non gli hanno impedito di tornare in Giappone per darsi al suo ultimo hobby: lo yabusame, il tiro con l'arco da un cavallo in corsa.

4 Ore alla Settimana per il Tuo Corpo Voto medio su 8 recensioni: Buono